Siamo passati dal dimenticarci completamente delle gif ad usarle come se fossero l’ultima frontiera del content sui social. È proprio vero che nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, anche nel mondo dei social e del design vale questa regola.

Negli ultimi anni l’esplosione delle Instagram stories e di Whatsapp ha portato in dono la riesumazione delle GIF. Da semplice strumento nato per abbellire le stories o scherzare con gli amici durante una conversazione Whatsapp, le GIF sono diventate un vero e proprio must del Branding Online. Ed è per questo che abbiamo voluto scrivere questo articolo in cui, tramite una nostra case history, proviamo a spiegarvi come creare una GIF per Instagram, Whatsapp e altre 600 piattaforme!

Recentemente il nostro canale Giphy, dove oltre a diverse gif del nostro studio carichiamo anche quelle di alcuni nostri clienti, ha quasi raggiunto un milione di views in poco meno di tre mesi, e ne siamo veramente felici.

Dove si caricano le GIF?

Seppur creare una gif in sé è molto semplice, renderle pubbliche sulle piattaforme social è quasi un’impresa, ma niente paura perchè oggi ho deciso di spiegare con parole semplici (e soprattutto in italiano) tutto il processo di registrazione e upload sulla piattaforma Giphy, necessario per usarle su oltre 600 piattaforme, tra cui Instagram, FB Messenger, Twitter, Tinder, Slack, Whatsapp, Paypal etc.

Come creare una GIF per Instagram | Seed Media Agency

Ringrazio in primis Sara di Giphy per essere stata super disponibile con tutte le mie domande a raffica. Thank you Sara if you are reading this, you are a legend!

Prima di tutto bisogna impostare l’account come un Brand account. Cosa significa questo?
Semplicemente bisogna fare richiesta a Giphy di essere accettati come un brand, siccome solo i brand possono avere le loro gif online. Il processo è molto semplice e si compie tramite una sezione apposita, io l’ho trovata scrivendo su google “Giphy Brand Account”.

Giphy ci chiederà delle semplicissime cose, come un indirizzo email, il nostro sito, dei canali social e una breve descrizione del nostro brand. Ma bisogna stare attenti. L’indirizzo email deve essere sempre uno della tipologia info@nomedelbrand. Questo aspetto non è specificato in fase di registrazione e noi non riuscivamo a capire cosa non andasse con il nostro indirizzo gmail. Consiglio inoltre di scrivere una bella descrizione del brand, e in inglese soprattutto, siate dettagliati in modo da sembrare più “legit”.

Che differenza c’è tra una GIF e uno sticker?

Perfetto, se avete seguito tutti i passaggi correttamente dovreste ricevere un email di conferma riguardo l’accettazione del vostro profilo. Ora bisogna spiegare la differenza tra una GIF e uno sticker.

Secondo Giphy le GIF sono piccole animazioni che hanno uno sfondo dietro, e vengono inserite nei commenti di Facebook, nelle chat di Whatsapp o di Messenger.

Invece gli sticker (o adesivi) sono sempre piccole animazione che però non hanno uno sfondo (sfondo trasparente) e vengono mostrate nelle storie di instagram. Quelli più usati sono proprio gli sticker. Ho imparato questa differenza a mie spese pubblicando la stessa gif 30 volte e trovandola solo su whatsapp (thanks again Sara).

In entrambi i casi, l’estensione dei file è sempre .gif, la differenza viene dettata solo dalla presenza o meno dello sfondo.

4 consigli utili per caricare le GIF

Altri consigli? Ovviamente cercate di mantenere le GIF ad una dimensione molto piccola, meno di 1mb teoricamente. C’è da dire che Giphy accetta anche gif molto grandi, quindi il mio (vero) consiglio è provare a fare l’upload e vedere che succede.

Ricordate, se state esportando da Photoshop, di disattivare l’opzione alone quando esportate le vostre gifs. Se non fate questa operazione vi troverete con un bordo bianco intorno alla vostra animazione e può essere un po antiestetico.

Terzo consiglio, siate smart con i tag che andrete ad applicare sulla vostra gif una volta pubblicata. Instagram mostra solo le gif più usate legate ad una certa keyword, quindi magari potreste essere gli unici ad apparire quando una specifica parola viene digitata nel catalogo gifs, che è sempre un bene.

Ultimo consiglio, quando effettuerete l’upload su Giphy, dopo i tag, dovrete scegliere il rating per la gif. Consiglio di utilizzare il rating G se il contenuto può essere visto anche dai minori, mentre se nella gif c’è un soggetto che per esempio beve del vino (o fa finta di farlo) o fuma una sigaretta bisogna utilizzare il rating PG-13 ovvero per le persone maggiori di 13 anni, siccome Giphy categorizza queste azioni come “mild substance abuse”.

Utilizzate il rating R se i vostri contenuti sono per un pubblico esclusivamente adulto. Giphy è molto attento a questa cosa e se il rating è sbagliato la vostra gif non verrà mostrata, può essere necessario più di un upload per capire qual è il rating giusto per il vostro content.

Come creare una GIF per Instagram | Seed Media Agency

Lo sappiamo, Giphy non dice quante persone hanno usato la gif ma solo quante persone l’hanno vista, purtroppo è l’unica analytic che abbiamo trovato nella dashboard, quindi non c’è un vero e proprio modo di capire effettivamente quanto siano state usate le gif, speriamo in un futuro che questi dati diventino disponibili (e se per caso ci è sfuggito fatecelo sapere nei commenti!).

Se avete ancora qualche dubbio o perplessità non esitate a contattare il team di supporto Giphy, sono molto rapidi e dettagliati con le risposte.

Spero che questa guida vi sia stata d’aiuto, ora non vi resta altro che riempire i social con le vostre GIF!